La storia di un’Italia leader internazionale nelle Scienze e Tecnologie per l’Astronomia

Il prossimo 10 Novembre presso l’Osservatorio Astronomico di Catania, sulle pendici del Monte Etna, verrà intitolato il prototipo ASTRI – precursore di CTA, futura schiera di telescopi Cherenkov – all’astronomo italiano Guido Horn d’Arturo, per onorarne la sua figura di ideatore dello “specchio a tasselli”.
L’astronomo italiano Guido Horn d’Arturo negli anno ’30 rivoluzionò lo sviluppo dell’astronomia moderna con l’utilizzo di un mosaico a tasselli al posto di specchi monolitici per poter realizzare telescopi di grandi dimensioni, preconizzandone nel 1960 tale tecnica per i futuri “Giant Telescopes” (come ad esempio ELT, GMT, TMT).
In Italia, esempio di telescopio con specchio a tasselli è ASTRI (Astrofisica con Specchi a Tecnologia Replicante Italiana), progetto bandiera del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) condotto da INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e realizzato dal Consorzio costituito da EIE GROUP e Galbiati Group.
Il primo prototipo di ASTRI è stato inaugurato il 24 settembre 2014 a Serra La Nave, presso l’Osservatorio Astronomico di Catania.
L’evento, organizzato dall’INAF e SAIT (Società Astronomica Italiana), sarà preceduto il 9 novembre presso il Monastero dei Benedettini dalla Mostra “Gli ASTRI di Horn realizzata dal Museo Ebraico di Bologna, in collaborazione con le Università di Bologna e Catania.
ASTRI CTA è il primo Cherenkov a doppia riflessione in configurazione Schwarzschild-Couder con uno specchio primario composto da 18 segmenti per un diametro di circa 4m, uno specchio secondario monolitico di 1.8m e dei sensori in silicio per ottenere osservazioni dei flash luce Cherenkov prodotti dall’interazione tra fotoni ed atmosfera.
Nel corso della Manifestazione verrà presentato il volume celebrativo dedicato a Horn edito a cura di EIE Cultūra in collaborazione con INAF dal titolo “Guido Horn d’Arturo and the Giant Telescopes

Tommaso Marchiori | Chief Marketing Officer