SRT - Sardinia Radio Telescope

Site: San Basilio - Cagliari - Italia
State: on going activities
Activity:
Functional refurbishment of the active surface (SSA), of the Sardinia Radio Telescope primary mirror

Date: November 2016

Client: INAF - OAC - Osservatorio Astronomico di Cagliari

Category: radio-astronomy

Credits: INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica

Visione Generale
Il Sardinia Radio Telescope è un’importante struttura radio astronomica che sarà pronta a breve per l’inizio delle straordinarie attività osservative che svolgerà. L’ATI costituito da Vitrociset Spa, Icom Srl e EIE GROUP si è recentemente aggiudicato il contratto per la Ristrutturazione Funzionale della Superficie Attiva (SSA) dello Specchio Primario del Sardinia Radio Telescope.
La fabbricazione delle componenti meccaniche del SRT e il loro montaggio in loco è stato commissionato nel 2003 alla azienda tedesca MTM. I test finali e l’accettazione degli strumenti sono stati eseguiti nel 2012.
Contemporaneamente, le fasi di messa in funzione tecniche e scientifiche gestite da INAF sono iniziate allo scopo di trasformare un potente strumento tecnologico in una reale struttura radio astronomica. Allo stesso tempo, il team di validazione astronomica ha potuto accedere parzialmente al telescopio per osservazioni mirate.
Una volta ristrutturata la superficie attiva, composta da più di 1100 attuatori, essa sarà in grado di regolare la visibilità dello specchio primario per recuperare le immagini reali, deformate dagli effetti gravitazionali, termici e da quelli del vento. Il Sardinia Radio Telescope (64 metri di diametro e circa 70 metri in altezza) rappresenta uno strumento flessibile per la Radio Astronomia, gli studi di geodinamica e la scienza spaziale, sia come singola parabola che nella modalità VLBI.
SRT coniuga una delle più grandi aree di raccolta manovrabili del mondo con una tecnologia all’avanguardia per permettere il raggiungimento di un’efficacia molto alta, pari alla banda di 3mm di frequenza. Il sistema ottico è basato su una antenna con una parabola semigregoriana, con specchi pensati per minimizzare l’onda stazionaria che rimbalza tra i due riflettori. Tre specchi supplementari, combinati alla configurazione Beam Wave Guide (BWG), aumentano il numero delle posizioni focali.