E-ELT, siglato contratto con ESO per 400M di euro

Dopo quattro mesi di negoziazioni, è stato firmato oggi il contratto del valore di 400 milioni di euro per la realizzazione di EELT (European Extremely Large Telescope) presso la sede del quartier generale dell’European Southern Observatory (ESO), in Germania.
Presenti alla cerimonia della firma: Tim De Zeeuw (Direttore Generale ESO), il Ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini, l’Ambasciatore d’Italia a Monaco Renato Cianfarani, il Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica Nichi D’Amico e i rappresentanti delle industrie italiane coinvolte: Ing. Paolo Astaldi, Luigi. Cimolai e Ing. Gianpietro Marchiori (EIE).

Lo scorso 5 febbraio 2016, il Comitato Finanziario di ESO attribuiva l’assegnazione della gara per la progettazione, costruzione e montaggio in sito, del più grande telescopio del mondo: E-ELT (European Extremely Large Telescope), a un consorzio tutto italiano - ACe Consortium - guidato dal gruppo Astaldi SpA, azienda specializzata in opere civili e strutturali, in partnership con Cimolai SpA, leader nella progettazione e costruzione di grandi opere in acciaio e dell’azienda EIE GROUP, da oltre 25 anni leader internazionale nella gestione, progettazione e realizzazione di grandi opere nei settori dell’Astronomia, dell’ Astrofisica e della Grande Scienza.

E-ELT sarà il telescopio ottico più grande mai costruito: avrà un'altezza di 65 metri con un peso di circa 3500 tonnellate, e uno specchio primario di 39 metri di diametro. Verrà installato in Cile, sul Cerro Armazones, nella parte centrale del deserto cileno di Atacama a circa 130 km a sud della città di Antofagasta e ad una altezza di circa 3000 metri sul livello del mare.
Il Ministro Giannini dice: “Non c'è innovazione senza ricerca e trasferimento tecnologico. Lo studio e la ricerca devono andare di pari passo con Il grande lavoro dell'industria perché ci sia vera crescita e l'Italia si sta muovendo in questa direzione”.
Gianpietro Marchiori, presidente e CEO di EIE GROUP esprime con soddisfazione: “Oggi un passaggio fondamentale: si chiude un percorso di 25 anni di fatiche in termini di avanzamento tecnologico e di innovazione, e ne parte un altro che da queste basi porterà alla realizzazione del più grande telescopio del mondo. Un punto ben sottolineato dal Ministro è il binomio scienza-industria, che viene collocato al centro di questo percorso. Sono risultati che si ottengono solo dopo lunghi anni di preparazione, dove creatività, ingegno e tecnologia fanno la differenza. Sarà una sfida a tutto campo, scientifica e tecnologica, con l’industria italiana nel ruolo di protagonista”.
I lavori sul progetto E-ELT iniziano già nel 2007. Nel 2012 prendono il via le diverse fasi di gara per la progettazione di dettaglio, la fabbricazione, il trasporto, il montaggio in sito e i test di accettazione, che si sono concluse lo scorso dicembre.

E-ELT sarà uno strumento ottico rivoluzionario per osservazioni nel medio e vicino infrarosso; lo specchio primario di 39 metri di diametro, sarà in grado di raccogliere fino a 13 volte più luce rispetto agli attuali grandi telescopi e fornirà immagini fino a 16 volte più nitide rispetto a quelle ottenute dal telescopio spaziale Hubble. Un sunto delle più avanzate tecnologie esistenti in campo internazionale, delle quali l’Italia detiene un’indiscussa leadership. E-ELT darà modo all’astronomia mondiale di esplorare le zone più remote dell’Universo cosiddetto “freddo”, consentendo lo studio di pianeti intorno ad altre stelle, di buchi neri massicci, della materia oscura, portandoci là dove nascono le onde gravitazionali.

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photo credits: ESO e T. Marchiori/EIE GROUP