Il saluto di EIE GROUP a Giovanni Bignami

Come noto oramai a tutti, il Professor Giovanni Bignami, per tutti Nanni, è mancato all'improvviso la scorsa settimana, mentre si trovava impegnato a Madrid. Il malore che lo ha colto, ha fermato la sua attività intellettuale e fisica, che sembrava inarrestabile.
Lo hanno ricordato in moltissimi, fra amici e colleghi di lavoro, oggi alla cerimonia di saluto, tenutasi presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano.

Noi di EIE GROUP, attraverso il Presidente, Ing. Marchiori, lo abbiamo ricordato così:

"Ero da poco arrivato ad Antofagasta, Deserto di Atacama, nel Cile della grande astronomia.
Il giorno successivo, grande festa, grandi celebrazioni: la prima pietra di ELT, l’European Extremely Large Telescope.
Quell’SMS non doveva arrivare, così inaspettato, così prematuro: è mancato Nanni!

È mancato a Patrizia, è mancato ai suoi cari, al mondo astronomico, a quello della ricerca spaziale.
È mancato al mondo della divulgazione scientifica, alla scienza italiana e internazionale.
È mancato al mio mondo, quello industriale, quello delle tecnologie.

E il giorno dopo abbiamo celebrato la prima tappa di un percorso che vede l’Italia leader tecnologico e scientifico: è italiano il più grande contratto in campo astronomico per la realizzazione del telescopio, e dei suoi edifici, quello per l’ottica adattativa per lo specchio M4 e per Maory, uno dei primi 4 strumenti di E-ELT.
E Nanni era tra noi, fra la presidente del Cile, i ministri, gli scienziati, gli industriali, gli ingegneri e i tecnici, i giornalisti e i bambini delle scuole dell’Atacama.
E Tim De Zeeuw, direttore generale di ESO, nel parlare del telescopio gigante ci ha riportato a Nanni.
C’è anche una parte di lui in E-ELT.

Era il 9 febbraio del 2012, eravamo insieme, all’INAF a Monte Mario, a Roma.
L’anno del cinquantesimo anniversario della fondazione dell'ESO e del trentesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nell'organizzazione europea per l'astronomia.

La visita di Tim De Zeeuw, la prima volta di un Direttore Generale dell’ESO nella sede centrale dell’INAF: “Il vostro Paese è uno tra quelli che maggiormente supportano l’ESO. Ne è testimonianza il coinvolgimento nel New Technology Telescope, che può essere considerato il prototipo dell’E-ELT. L’Italia è coinvolta in tutti gli aspetti dei programmi dell’ESO (i 4 VLT, le 25 antenne di ALMA, ecc.) e mi auguro che sia presente anche nel prossimo, quello che vedrà la realizzazione proprio di E-ELT
Tra i temi dell’incontro, alla presenza del Ministro Profumo, la partecipazione dell'Italia all’ELT.
Ricordo le parole del presidente Bignami. “In questi trent’anni di partecipazione all’ESO, l’Italia ha prodotto dei risultati scientifici e tecnologico-industriali splendidi. Siamo ora a un punto di svolta, stiamo finalizzando la trattativa per entrare nel progetto dell’ELT che, siamo molto fieri di dire, sarà il più grande telescopio al mondo e vogliamo che contenga tanta tecnologia italiana. Dall’edificio esterno, alla struttura, all’ottica adattiva, ai rivelatori. Siamo pronti, sia come astronomi che come industria, a partecipare a questa nuova avventura insieme a ESO”.

E il finanziamento arrivò: grazie Nanni.

Ma Nanni ci ha lasciato molto altro. Era il 24 settembre del 2014, presso il sito INAF - Osservatorio di Catania di Serra La Nave, quando facemmo muovere per la prima volta il prototipo ASTRI per il progetto CTA, un gioiello di tecnologia e soluzioni innovative, risultato di forte sinergia tra mondo accademico, ricerca e mondo industriale.
Ma anche, e soprattutto, il risultato di azioni congiunte scienza/industria, in quel processo di sensibilizzazione verso il nostro Governo: la ricerca al centro del processo di crescita di una nazione.
Non solo scienziati e ricercatori brillanti in campo nazionale e internazionale, non solo un’industria eccellente, tecnologicamente all’avanguardia ma un “Sistema Paese” per una leadership internazionale che ci appartiene.
Ora ci aspetta SKA, lo Square Kilometer Array: quante battaglie, hai fatto Nanni, per la sede a Padova, che occasione sprecata. Quanti viaggi hai fatto Nanni, tra Australia, Sud Africa e America, per il futuro più grande radiotelescopio diffuso.
Un progetto congiunto fra quasi tutte le maggiori potenze industriali esistenti.

Ci hai aperto la strada, a noi il compito di percorrerla.
Grazie Nanni.
Ciao Nanni

Gianpietro Marchiori
Presidente di EIE GROUP

Milano, 1 giugno 2017 - Museo della Scienza e della Tecnica

Ciao Nanni